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LA CONNESSIONE TRA MICROBIOMA INTESTINALE E SALUTE MENTALE: L’ASSE INTESTINO-CERVELLO

Il microbioma intestinale è l'insieme dei microorganismi, inclusi batteri, virus, funghi e altri microbi, che vivono nel tratto gastrointestinale umano. Questi microbi svolgono un ruolo fondamentale nella digestione degli alimenti, nella produzione di vitamine, nella protezione contro i patogeni e nella modulazione del sistema immunitario. 

Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha mostrato un crescente interesse per il legame tra l'intestino e il cervello, noto come asse intestino-cervello. Questo asse coinvolge una comunicazione bidirezionale tra il sistema nervoso centrale e il tratto gastrointestinale, mediata da meccanismi neurali, immunologici ed endocrini. Alcuni dei punti chiave di questa interazione includono: 

  1. Neurotrasmettitori: il microbioma intestinale può influenzare la produzione di neurotrasmettitori come la serotonina e il GABA, che giocano un ruolo importante nell'umore, nell'ansia e nella regolazione del comportamento. 

  1. Infiammazione: le alterazioni del microbioma intestinale possono contribuire a stati infiammatori che influenzano il sistema nervoso centrale, potenzialmente associati a condizioni come la depressione e l'ansia. 

  1. Barriera Emato-Encefalica: alcuni studi suggeriscono che i prodotti metabolici dei microbi intestinali possono influenzare la permeabilità della barriera emato-encefalica, che protegge il cervello dalle sostanze nocive. 

  1. Comportamento e Cognizione: esperimenti su modelli animali hanno dimostrato che la manipolazione del microbioma intestinale può alterare il comportamento e le funzioni cognitive, suggerendo un legame diretto tra la flora intestinale e la salute mentale. 

Il microbioma intestinale è una componente essenziale della nostra biologia, influenzando numerosi aspetti della salute umana. La connessione tra intestino e cervello rappresenta una frontiera emergente nella ricerca scientifica, con implicazioni potenzialmente rivoluzionarie per il trattamento di disturbi neurologici e psicologici. Continuare a esplorare e comprendere questo complesso ecosistema sarà fondamentale per sviluppare nuove strategie terapeutiche e migliorare il benessere generale. 


Uno studio pubblicato su Nature Communications ha esaminato il legame tra microbioma intestinale e depressione in oltre 2.500 adulti. I ricercatori hanno identificato che la presenza di alcuni batteri, come Eggerthella e Subdoligranulum, era significativamente correlata ai sintomi depressivi. La disbiosi intestinale, ovvero uno squilibrio nella composizione microbica, è stata associata a un peggioramento dei sintomi depressivi. 






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