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GONFIORE, STITICHEZZA E REFLUSSO: COSA C'E' DIETRO I MALESSERI DIGESTIVI AUTUNNALI

  • Immagine del redattore: Active Care
    Active Care
  • 6 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Con l’arrivo dell’autunno, l’equilibrio interno del corpo affronta una serie di sfide:  temperature più fresche, variazioni di umidità e luce, ora solare, cambiamenti nella dieta e nei ritmi di vita. Questi elementi rappresentano un terreno fertile per lo sviluppo o l’aggravarsi di disturbi gastrointestinali.  Cogliere i sintomi più frequenti e comprenderne le cause è utile non solo per chi già convive con problemi digestivi, ma per chiunque voglia prevenire il disagio.

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Cause scatenanti

  • Variazioni ambientali e ritmo circadiano: la riduzione delle ore di luce influisce sulla produzione di ormoni come la serotonina e melatonina, fondamentali per il sonno e il benessere generale, che a loro volta sono collegati al funzionamento gastrointestinale.

  • Stress stagionale: il ritorno ai ritmi lavorativi dopo l’estate, le giornate più corte, il freddo che invita a restare casa: tutti fattori che possono aumentare lo stress psicologico e alterare la motilità intestinale.

  • Modifiche alimentari: si tende a preferire cibi più calorici, elaborati, ricchi di fibre insolubili o grassi; inoltre, l’apporto idrico spesso diminuisce, erroneamente. Queste scelte nutrizionali influenzano la flora intestinale e il transito.


Disturbi tipici e sintomatologia

In autunno compaiono più frequentemente:

  • Gonfiore addominale e meteorismo, specie dopo pasti abbondanti o ricchi di carboidrati fermentabili.

  • Reflusso gastroesofageo: bruciore, rigurgiti, soprattutto se si mangia tardi o si consuma cibo piccante o grasso.

  • Alterazioni del transito intestinale: stitichezza legata a riduzione dell’attività fisica e dell’assunzione di liquidi; oppure diarrea in caso di infezioni (più frequenti in stagione fredda) o intolleranze alimentari.

  • Dolore addominale diffuso: spesso non specifico, ma legato a spasmi intestinali, accumulo di gas, o disordini funzionali come la sindrome dell’intestino irritabile.


Prevenzione e gestione

  • Seguire una dieta equilibrata: frutta, verdura, cereali integrali; ridurre grassi saturi e cibi troppo elaborati.

  • Mantenere idratazione costante e attività fisica regolare, anche con brevi ma veloci camminate giornaliere.

  • Mangiare con regolarità, evitando pasti troppo abbondanti a fine giornata.

  • Gestire lo stress attraverso tecniche rilassanti (respirazione, yoga, meditazione) e favorire un buon riposo notturno.

  • Consultare un medico se i sintomi sono nuovi, persistenti o associati a allarme: perdita di peso, sangue nelle feci, vomito.


Il benessere psico-fisico passa anche attraverso l’ascolto del proprio corpo e la nostra capacità di assecondarne le esigenze con pochi, quotidiani e piccoli adattamenti.


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