La Giornata Mondiale del Bambino Prematuro, si celebra il 17 novembre ed è un’occasione importante, da un lato per sensibilizzare sui rischi e le difficoltà che comporta una nascita prematura, dall’altro per informare che il tasso di sopravvivenza di questi neonati è in continuo miglioramento grazie ai progressi in ambito medico-scientifico. Un parto prematuro, ossia il parto che avviene prima della 37ª settimana di gestazione, può presentare una serie di sfide mediche per il neonato, spesso caratterizzate da complicazioni respiratorie, difficoltà di alimentazione e vulnerabilità a infezioni.
Il 7% del totale dei nati in Italia, circa 30.000 all’anno, sono prematuri e la loro sopravvivenza è strettamente legata all'età gestazionale e al peso alla nascita: i neonati partoriti prima della 28ª settimana di gestazione e quelli con peso inferiore a 1 kg presentano maggiori rischi di complicanze.
Quali sono i fattori di rischio?
Tra i principali fattori di rischio per un parto prematuro, troviamo anzitutto la salute della madre. Condizioni mediche come il diabete, l’ipertensione e le infezioni uterine possono aumentare la probabilità di una nascita anticipata. Anche fattori legati allo stile di vita e all'ambiente giocano un ruolo determinante: il fumo, l’abuso di alcol o sostanze stupefacenti e l’esposizione a stress intensi possono contribuire ad anticipare i tempi del parto. Al tempo stesso il rischio di parto prematuro è più alto nel caso di gravidanze multiple (gemellari, ad esempio) o a fronte di una storia pregressa di parti prematuri.
Quali sono le azioni preventive?
Per ridurre il rischio di parto prematuro, è fondamentale adottare una serie di misure preventive durante la gravidanza. Ecco alcune azioni consigliate:
Effettuare visite prenatali frequenti per monitorare la salute della madre e del feto.
Seguire una dieta sana e bilanciata, ricca di nutrienti essenziali come da indicazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che raccomanda una consulenza nutrizionale adeguata durante la gravidanza. Al tempo stesso va evitato il consumo di alcool e tabacco.
Assumere acido folico prima e durante la gravidanza per prevenire difetti del tubo neurale
Evitare lo stress e limitare le attività fisiche intense o periodi prolungati in piedi. Praticare invece tecniche di rilassamento.
Identificare e trattare prontamente eventuali infezioni, in particolare quelle del tratto urinario.
Effettuare ecografie transvaginali per misurare la lunghezza della cervice e identificare prontamente possibili rischi; assumere, se indicato dal medico, progesterone nei casi di gravidanze condotte da donne con precedenti parti pretermine o con cervice corta.
Che cos’è la Kangaroo Care?
La Kangaroo Care (o "cura a marsupio") è una tecnica di assistenza ai neonati prematuri che prevede il contatto pelle a pelle tra il bambino e il genitore. Il neonato viene posizionato sul petto nudo della madre o del padre, mantenendo un contatto diretto e prolungato che apporta numerosi benefici ai neonati prematuri, ad esempio la regolazione della temperatura corporea, la stabilizzazione del ritmo cardiaco e del respiro, la riduzione dello stress.
Questa pratica, sviluppata originariamente in Colombia negli anni '70 per mancanza di incubatrici, è oggi riconosciuta e utilizzata a livello globale.
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