Il tumore alla prostata è una formazione di tessuto all’interno della ghiandola prostatica costituito da cellule che crescono in modo incontrollato e anomalo. Origina nella porzione periferica della ghiandola in oltre il 70% dei casi ed è quindi spesso rilevabile anche all’esplorazione rettale.
Nel 2022, in Italia, sono state stimate circa 40.500 nuove diagnosi di neoplasie prostatiche. Sono le più frequenti nell’uomo e rappresentano il 19,8% di tutti i tumori maschili (dati AIOM 2022).
Quali sono i sintomi?
Spesso nelle fasi iniziali il tumore alla prostata non presenta sintomi evidenti ma se si manifestano possono includere: difficoltà a urinare, flusso urinario debole o interrotto, minzione frequente, soprattutto di notte, dolore o bruciore durante la minzione, sangue nelle urine o nello sperma, dolore persistente alla schiena, ai fianchi o alla pelvi.
Come si fa prevenzione?
1. Seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura e cereali integrali riducendo l'assunzione di grassi saturi e carni rosse; fare attività fisica regolare per mantenere un peso sano.
2. Eseguire screening come l’esame del PSA (Antigene Prostatico Specifico) dove i livelli elevati possono indicare la presenza di un tumore e l’esame rettale digitale (DRE).
3. È importante parlare con il proprio medico dei rischi individuali e della necessità di esami di screening regolari, soprattutto se si ha una storia familiare di tumore alla prostata.
Esistono test genetici per una diagnosi precoce?
Il PCA3 Test è un esame delle urine che misura i livelli del gene PCA3, sovra espresso nelle cellule del tumore alla prostata.
I Test Genomici analizzano invece le mutazioni genetiche specifiche che possono aumentare il rischio di sviluppare il cancro alla prostata.
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