COMPRENDERE LE CONVERSAZIONI IN AMBIENTI RUMOROSI: PERCHE’ E’ DIFFICILE?
- Active Care

- 27 lug
- Tempo di lettura: 2 min
L’udito umano consente di selezionare e seguire voci specifiche anche in ambienti affollati. Tuttavia, per chi soffre di una perdita uditiva, anche lieve, conversare in luoghi rumorosi può diventare molto complicato e fonte di stress. Con l’avanzare dell’età, la sensibilità alle frequenze alte diminuisce, rendendo difficile distinguere alcuni suoni fondamentali per la comprensione del linguaggio.

Il mascheramento acustico del rumore
Nei contesti rumorosi, anche in ambienti chiusi ma con il rimbalzo del suono su superfici dure e non fonoassorbenti, il rumore di fondo tende a sovrapporsi ai segnali vocali, soprattutto nelle frequenze basse. Questo fenomeno, noto come mascheramento energetico, riduce ulteriormente la chiarezza del parlato, specialmente per chi già fatica a percepire le alte frequenze. In ambienti silenziosi, la comprensione può essere ancora adeguata, ma il rumore complica notevolmente l’ascolto.
Difficoltà nella localizzazione dei suoni
Un altro ostacolo importante è la capacità di localizzare i suoni nello spazio. Questo processo, che si basa su piccole differenze di tempo e intensità tra i due orecchi, si indebolisce con la perdita delle frequenze alte, rendendo difficile concentrarsi su una voce tra tante.
Sforzo cognitivo e strategie compensative
Per ovviare alla mancanza di chiarezza uditiva, il cervello ricorre a strategie cognitive come la lettura del labiale o l’interpretazione del contesto. Questi meccanismi richiedono uno sforzo mentale maggiore, soprattutto in ambienti caotici, causando affaticamento e riducendo la qualità dell’esperienza sociale.
Il ruolo della memoria di lavoro
La comprensione del parlato dipende anche dalla memoria di lavoro, che permette di trattenere temporaneamente le informazioni uditive. Quando la memoria di lavoro è ridotta, come spesso accade con l’età, la comunicazione in ambienti rumorosi diventa ancora più impegnativa e faticosa.
Con il tempo, può anche generare fenomeni gravi come problemi di concentrazione, stress, disturbi del sonno ed infine anche veri e propri danni all’udito.
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