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ANSIA DA RIENTRO? ECCO COME AFFRONTARLA CON METODO E CONSAPEVOLEZZA

  • Immagine del redattore: Active Care
    Active Care
  • 3 giorni fa
  • Tempo di lettura: 2 min

Il “post‑vacation blues” o ansia di rientro è una condizione transitoria che si manifesta al ritorno alla routine quotidiana dopo le ferie estive. Questa reazione psicofisica è comune: circa 1 italiano su 3 ne soffre almeno moderatamente. 

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Sintomi principali  

Si possono osservare: irritabilità, stanchezza, insonnia, difficoltà di concentrazione, sbalzi d’umore, senso di vuoto, mal di testa, disturbi gastrointestinali. Nei soggetti predisposti, può emergere ansia significativa o una forma lieve di depressione stagionale.  


Fattori di rischio  

Tali sintomi colpiscono soprattutto chi già vive stress prolungato, ha bassa tolleranza, o percepisce un alto carico di responsabilità lavorative o familiari. 


Strategie di prevenzione 

Rientro graduale: anticipare il rientro a casa di 2‑3 giorni prima del primo giorno lavorativo, per reinserirsi lentamente nella routine  

  1. Pianificazione soft: suddividere gli impegni in agenda, evitando carichi eccessivi all’inizio del rientro  

  2. Mantenere le buone abitudini della vacanza: letture, passeggiate, hobby e tempo libero non devono scomparire subito dopo le ferie  

  3. Attività fisica e tempo all’aria aperta: praticare sport aiuta a ridurre stress e migliorare l’umore attraverso la stimolazione di sostanze cerebrali del benessere  

  4. Alimentazione equilibrata e ritmo regolare del sonno: ricominciare a mangiare e dormire secondo orari abituali, puntando su nutrienti, sali minerali, vitamine, antiossidanti Tecniche psicologiche complementari  Riduzione della caffeina, meditazione, esercizi di respirazione e tecniche di rilassamento psicocorporeo migliorano l’umore. La psicoterapia cognitivo‑comportamentale è indicata se i sintomi persistono oltre 2‑3 settimane  


Quando consultare uno specialista  

Se ansia, insonnia o umore deflesso non si risolvono spontaneamente entro due settimane e compromettono la qualità di vita, è opportuno una valutazione psicologica o psichiatrica per escludere un disturbo dell’adattamento o un disturbo d’ansia più grave.  


L’ansia da rientro è diffusa ma gestibile attraverso un approccio graduale, buone abitudini e tecniche di rilassamento. Se i sintomi persistono, il supporto professionale può fare la differenza. 


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