L’ARIA CHE RESPIRIAMO: COME L’INQUINAMENTO AMBIENTALE CONDIZIONA LA NOSTRA SALUTE
- Active Care

- 7 giorni fa
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Negli ultimi decenni, la ricerca scientifica ha evidenziato un legame sempre più solido tra inquinamento ambientale e incidenza dei tumori. L’esposizione cronica a sostanze inquinanti presenti nell’aria, nell’acqua e nel suolo può alterare profondamente i meccanismi cellulari, favorendo processi infiammatori, stress ossidativo e mutazioni genetiche. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che circa il 10% dei tumori polmonari sia attribuibile all’inquinamento atmosferico, ma il suo impatto si estende anche ad altri organi.

Particolato fine e sostanze tossiche
Il principale imputato è il particolato fine (PM2.5), una miscela di minuscole particelle provenienti da traffico, riscaldamento domestico e processi industriali. Queste particelle, penetrando in profondità nei polmoni e nel circolo sanguigno, trasportano metalli pesanti e composti cancerogeni come il benzo(a)pirene. Studi epidemiologici hanno dimostrato che vivere in aree ad alta concentrazione di PM2.5 aumenta significativamente il rischio di tumore al polmone, ma anche di tumori della vescica e del fegato.
Non solo aria: acqua e suolo contaminati
L’inquinamento idrico, dovuto a pesticidi, nitrati e microplastiche, può contaminare la catena alimentare, favorendo l’accumulo di sostanze tossiche nell’organismo. Anche il suolo, se contaminato da scarti industriali o discariche abusive, rappresenta una fonte di esposizione attraverso il cibo e la polvere domestica.
La prevenzione parte dall’ambiente
Ridurre il rischio di tumori legati all’inquinamento significa agire su più fronti: politiche energetiche sostenibili, riduzione delle emissioni, monitoraggio ambientale e stili di vita consapevoli. Scegliere mezzi di trasporto ecologici, privilegiare alimenti biologici e sostenere iniziative per la qualità dell’aria sono gesti che, seppur individuali, contribuiscono alla salute collettiva.
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